Così chiamo questo San Valentino 2021, pensando al saluto di addio che il Presidente Conte ha dato da Palazzo Chigi tra applausi calorosi e prolungati del personale alle finestre. Egli appariva calmo, forte e contento di lasciare i sepolcri imbiancati della politica, belli all'esterno, ma pieni di ogni putridume all'interno.
Il gesto che passerà alla storia è quando lui ha preso con
determinazione la mano della sua riluttante compagna e l'ha avvicinata al suo
fianco. Forse nemmeno lui si è reso conto dell'importanza di quel gesto, che
apre lo scenario consolante della donna alla guida del mondo nella politica,
nelle religioni, nella finanza e in ogni altra manifestazione.
Libero dai lacci della politica, in silenzio ma con un
gesto eloquente di liberazione emozionale, Conte ha indicato la strada che
l'umanità dovrà percorrere. Quella strada riporta all'Età dell'Oro, l'epoca
gilanica, quando l'umanità dell'Antica Europa era guidata dalle donne, non
c'erano guerre, la vita scorreva benevola, serena e libera, protetta dalla
divinità rigeneratrice della Grande Madre.
Grazie, caro Giuseppe Conte, che hai saputo ascoltare il
tuo cuore e hai indicato da Roma, capitale sanguinaria e oppressiva dei Cesari
e dei Papi, la via verso il nuovo mondo.
A tutte le donne del mondo, soprattutto a quelle della
mia vita, auguro un San Valentino denso di belle emozioni. Evoè.
Salvatore Mongiardo
San Valentino 2021
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