Il levante alza onde
verdeggianti
Che si rompono a riva
spumeggiando.
O Mare Ionio del golfo
di Squillace,
Che non trovi mai pace,
Quali tesori oggi
scoprirai?
Altri bronzi sommersi o
antichi marmi?
Lascio Locri che
Nòsside cantò
Ed a Gerace vertiginosa
ascendo.
Una monaca sola mi
riceve
Davanti a un monastero
diroccato
Che un re di Spagna -la
lapide è consunta-
Colmò di benefici e
privilegi:
Ora un libro io dono
dove ho scritto
Di Cristo che ritorna
da Crotone.
Caduto è il vento e il mare
si ricopre
Di luce meridiana. O
glauco Ionio,
Il più grande tesoro
oggi discopri:
Dalle tue sponde che
Crotone bagnano
Cristo inizia il
ritorno tra di noi.
Composta a Tanjore,
India del Sud, il 23 gennaio 2014, in ricordo della visita da me fatta a Madre
Mirella Muià, nel monastero di Monserrato a Gerace. Madre Mirella viveva a in
Francia e ha lasciato Parigi e la Sorbona per tornare nella sua terra, dove è
stata consacrata monaca dal vescovo Bregantini.
Salvatore Mongiardo
Salvatore Mongiardo
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