L’eremo appare nel folto del
bosco
Chiuso, vetri rotti, tetto
sbilenco.
Fredda è la cenere davanti al
forno
Che spalanca la bocca nera e
vuota.
Sotto la quercia che vivo gli
dava ombra
Mamma gatta ora allatta tre gattini.
L’erbaccia invade l’orto
abbandonato
E pietosa ricopre la sua fossa
Segnata dalle pietre e da una
croce.
Padre Teofilo leva piano un
canto
Sottovoce, sommesso come
nenia:
Eonìa i mnìmi tou Patròs Kosmà…
Eterna memoria di Padre
Kosmàs…
Dall’Egeo soffia il vento e
scuote gli alberi
Che muovono le foglie come
labbra
Imploranti per lui eterna
requie.
Ma sottoterra le sue ossa fremono
Né troveranno pace se non quando
Torneranno in Calabria a
riposare.
Ricordo
della visita fatta il 27 agosto 2012 da me insieme a Padre Giovanni e Padre
Teofilo del Monte Athos e gli amici di Calabria: Giuseppe Altimari, Vincenzo
Busa, Francesco Cosentino, Francesco Curci, Raffaele De Marco.
Salvatore
Mongiardo
1 commento:
Una lacrima da p. Iossìf, vivo e fremente d Torino per la Calabria e il sacro Monastero.
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